Tetti, alberi, oggetti metallici e acqua sono trappole mortali in caso di fulmini: anche in casa serve attenzione per restare al sicuro.

Un temporale può sembrare affascinante, con i suoi lampi accecanti e il fragore dei tuoni. Ma dietro lo spettacolo si cela un pericolo reale. I fulmini uccidono ogni anno circa 1000 persone nel mondo, e altrettante riportano lesioni gravi. Nei Paesi in via di sviluppo – come India, Nepal, Bangladesh e Sudafrica – i decessi annui variano tra 150 e 200. Anche nelle nazioni industrializzate i numeri restano allarmanti: negli Stati Uniti si registrano circa 50 morti all’anno, in Italia tra 10 e 15.
“Sulla Terra, in ogni momento, sono attivi tra i duemila e i tremila temporali”, spiega il meteorologo Simone Abelli. I fulmini si distinguono in quattro categorie: tre restano in quota e non toccano il suolo (intra-nube, nube-nube, nube-aria), mentre solo il “nube-suolo” arriva fino a terra, risultando il più pericoloso. Quest’ultimo si divide in due varianti: quello negativo, più comune, e quello positivo, capace di percorrere anche decine di chilometri e potenzialmente letale.
Come colpisce un fulmine? Più vicino di quanto pensi
Essere colpiti da un fulmine può avvenire in due modi: in modo diretto, quando la scarica elettrica impatta direttamente sul corpo, o indiretto, tramite la trasmissione attraverso terreno o acqua. Le conseguenze possono essere devastanti: un quinto dei colpiti muore per arresto cardio-respiratorio. La probabilità di essere colpiti durante la vita è stimata in 1 su 3000.
Un dato utile? La distanza del temporale può essere calcolata. “La luce del lampo arriva quasi istantaneamente, mentre il tuono viaggia a circa 340 metri al secondo”, ricorda Abelli. Se tra lampo e tuono passano cinque secondi, il temporale è a circa 1,7 chilometri. Se il tempo tra i due si accorcia, il temporale si sta avvicinando. Al contrario, se si allunga, si sta allontanando. E attenzione: un fulmine può colpire anche a chilometri di distanza dalla cella temporalesca.
Strategie di sopravvivenza: cosa fare (e cosa evitare)
In caso di temporale, conoscere i giusti comportamenti può salvarci la vita. I fulmini colpiscono preferibilmente oggetti metallici e appuntiti: è quindi essenziale stare lontani da alberi isolati, campanili, torri, rocce sporgenti. Anche oggetti come ombrelli con punte metalliche, piccozze o bastoncini da sci vanno evitati, così come piloni, strade ferrate e croci. Toglietevi orologi, cinture o qualsiasi oggetto metallico.
Restare in auto può essere una scelta vincente: la carrozzeria metallica agisce come una gabbia di Faraday, deviando la scarica lungo la superficie e proteggendo gli occupanti. Se ci si trova all’aperto, rifugiarsi in una grotta o una depressione del terreno può ridurre il rischio, purché si eviti il contatto diretto con la roccia nuda.

Occhio ai dettagli: pericoli in casa e all’aperto
L’acqua è un ottimo conduttore: durante un temporale è fondamentale evitare bagni, tuffi o anche solo di stare vicini a piscine, laghi, fiumi o al mare. Anche gli sport all’aperto sono da sospendere: ciclismo, alpinismo, pesca e soprattutto il golf – che detiene il primato di vittime tra gli sportivi – sono tra le attività più pericolose in queste condizioni.
In casa, meglio staccare la spina del televisore e non toccare i rubinetti, poiché le condutture metalliche possono veicolare la scarica. E se i capelli iniziano misteriosamente a rizzarsi? Fermatevi subito e cercate riparo: quel segnale significa che la scarica potrebbe essere imminente.
Adottare questi accorgimenti non elimina del tutto il rischio, ma lo riduce in modo significativo. E in mezzo al fragore di un temporale, avere la consapevolezza di come proteggerci è la nostra arma migliore.