Studi mostrano un aumento di malesseri e incidenti durante eventi elettrici atmosferici, soprattutto tra le persone meteoropatiche.
Anche una semplice giornata ventosa può diventare il palcoscenico di scariche elettriche. Quando l’aria si muove con forza, le molecole si urtano tra loro, perdendo o guadagnando elettroni. “Le molecole d’aria – spiega Cutuli – strappano elettroni agli oggetti che incontrano. Per questo, in certe giornate ventose, può capitare di vedere scintille uscire da un capo d’abbigliamento o di avvertire una scossa toccando la portiera dell’auto”.
Il fenomeno, noto come elettrificazione per contatto, è solo uno dei tanti modi in cui il vento contribuisce alla dinamica elettrica dell’atmosfera. Questa costante interazione fra particelle e superfici crea un continuo scambio di cariche, invisibile ma reale, che alimenta il campo elettrico globale.
Cosa accade dentro una nuvola temporalesca
Quando una perturbazione si avvicina, tutto cambia. Le nubi temporalesche diventano vere e proprie “fabbriche” di elettricità. Le correnti verticali che si generano all’interno delle nubi sono così intense da modificare la distribuzione degli elettroni. Le gocce d’acqua tendono a caricarsi negativamente, mentre gli aghetti di ghiaccio nella parte alta della nube assumono cariche positive.
“Si crea così una separazione netta di cariche – spiega Cutuli – con la base della nuvola carica negativamente e la sommità positivamente. Tra nube e suolo si forma una differenza di potenziale che sfocia nel fenomeno del fulmine”. La scarica può avvenire in tre direzioni: dalla nuvola al suolo, dal suolo alla nuvola o all’interno della stessa nube, a seconda della distribuzione delle cariche.
L’impatto sul nostro corpo e sul pianeta
Il temporale, quindi, non è solo un evento atmosferico spettacolare, ma un meccanismo essenziale per riequilibrare le cariche elettriche della Terra. In condizioni di bel tempo, gli ioni positivi vengono spinti verso il basso e quelli negativi verso l’alto, generando una “corrente di bel tempo”. Ma se non intervenissero i temporali, la Terra perderebbe rapidamente la sua carica negativa.
Questo processo, però, ha anche risvolti biologici. L’accumulo di ioni positivi nell’aria è stato associato a disturbi psico-fisici, soprattutto nelle persone meteoropatiche. Uno studio dell’Università dell’Ontario ha perfino evidenziato un aumento degli incidenti stradali durante giornate di forti venti e temporali, a conferma del legame tra elettricità atmosferica e benessere umano.