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Ipotesi di Riemann irrisolta: smentita la prova di Enoch

Ipotesi di Riemann irrisolta: smentita la prova di Enoch
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Nonostante l’entusiasmo iniziale, il Clay Institute non ha confermato la validità della soluzione proposta dal matematico nigeriano.

Ipotesi di Riemann irrisolta: smentita la prova di Enoch
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La notizia ha fatto rapidamente il giro dei media britannici: il matematico nigeriano Opeyemi Enoch avrebbe finalmente risolto l’ipotesi di Riemann, uno dei più intricati enigmi della matematica moderna. Un’onda di entusiasmo si è diffusa tra appassionati e accademici. Tuttavia, l’euforia ha presto lasciato spazio allo scetticismo. I principali enti matematici internazionali non hanno riconosciuto la presunta dimostrazione, e l’ipotesi resta ufficialmente irrisolta. Per Enoch, dunque, sfuma la possibilità di ottenere il premio da un milione di dollari offerto dal Clay Mathematics Institute (CMI).

Il rebus più difficile del millennio

L’ipotesi di Riemann è considerata il Santo Graal della matematica. Il CMI l’ha inclusa tra i sette Millennium Problems, una lista ristretta di quesiti fondamentali ancora aperti, per la cui soluzione è previsto un premio milionario. Nessuno, finora, è riuscito a risolverla in modo definitivo e verificabile. Per questo, ogni annuncio relativo a una possibile soluzione viene accolto con grande cautela dalla comunità scientifica.

Numeri primi e simmetrie misteriose

La congettura nasce nel 1859, quando il matematico tedesco Bernhard Riemann, docente all’università di Gottinga, pubblica un lavoro rivoluzionario sulla distribuzione dei numeri primi. Alla base della sua teoria, c’è una funzione matematica complessa, la cosiddetta funzione zeta di Riemann, che sembrerebbe rivelare una simmetria profonda nella posizione dei numeri primi sulla retta dei numeri. Se dimostrata, la congettura permetterebbe di prevedere con precisione la distribuzione dei numeri primi, un risultato con implicazioni enormi per la crittografia e la teoria dei numeri.

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Nulla di fatto: il mistero resta

Non è la prima volta che qualcuno annuncia di aver risolto il problema, e probabilmente non sarà l’ultima. Ma ogni tentativo deve superare un esame rigoroso, sottoposto al vaglio di esperti e istituzioni accademiche. Finora, nessuno ha convinto davvero. L’ipotesi di Riemann resta dunque un’affascinante sfida per le menti più brillanti del pianeta. Forse un giorno verrà risolta, ma per ora, resta lì, intatta, a ricordare che la matematica è anche mistero.