Un’indagine americana conferma l’aumento dei decessi per cause cardiache nei mesi più freddi, indipendentemente dalle temperature: lo stile di vita invernale e lo stress fisico incidono sul sistema cardiovascolare.

Durante l’inverno, i rischi per la salute del cuore aumentano in modo significativo. A confermarlo è uno studio presentato al congresso della American Heart Association a Los Angeles, che ha evidenziato un dato allarmante: i decessi legati a patologie cardiocircolatorie registrano un incremento rilevante proprio nella stagione fredda. Il dato più sorprendente? Questo aumento si verifica anche in regioni dove l’inverno è mite, smentendo l’idea che solo il gelo intenso metta a dura prova il cuore. Che ci si trovi in pieno Midwest o sotto il sole della California, l’inverno non fa sconti quando si tratta di salute cardiovascolare.
La ricerca: un confronto tra città calde e fredde
Per comprendere meglio il fenomeno, i ricercatori del Good Samaritan Hospital di Los Angeles hanno analizzato i certificati di morte emessi tra il 2005 e il 2008 in sette grandi città statunitensi. Alcune, come Los Angeles e Dallas, sono situate in stati dal clima relativamente mite; altre, come Boston o Seattle, affrontano inverni ben più rigidi. Eppure, il risultato è stato sorprendentemente uniforme: in tutte le città esaminate, i decessi legati a problemi cardiocircolatori – come infarti, ictus o collassi vascolari – aumentavano del 26% al 36% rispetto ai valori minimi registrati in estate. In sostanza, non è il freddo estremo in sé il vero nemico, ma l’inverno in quanto tale.

Le cause: pressione alta e stile di vita meno attivo
Ma perché l’inverno risulta tanto pericoloso per il sistema cardiovascolare? Secondo gli autori dello studio, a incidere non è solo la temperatura, ma soprattutto l’effetto che anche un lieve abbassamento termico può avere sull’organismo. Il freddo, infatti, causa una naturale costrizione dei vasi sanguigni, con conseguente aumento della pressione arteriosa. Questo meccanismo mette sotto stress cuore e arterie, favorendo l’insorgenza di eventi acuti, specie nei soggetti più fragili o già predisposti.
Difese immunitarie basse e cattive abitudini
Oltre agli effetti fisiologici, l’inverno porta con sé una serie di fattori che contribuiscono a rendere il periodo particolarmente insidioso. Le infezioni stagionali – dai malanni da raffreddamento alle influenze più serie – possono indebolire l’organismo, esponendo il cuore a rischi indiretti ma concreti. E non solo: durante i mesi freddi si tende a mangiare di più, prediligendo cibi più ricchi e calorici, e a muoversi di meno, scoraggiati dal maltempo e dalle giornate corte. Una combinazione che, inevitabilmente, pesa anche sulla salute cardiovascolare.