L’Osservatorio di Varese e webcam sul Monte Grappa hanno catturato l’apparizione di queste eteree nuvole d’estate sempre più frequenti.

Le nubi nottilucenti sono tra i fenomeni atmosferici più suggestivi e rari osservabili nel cielo terrestre. Appaiono solo durante il crepuscolo o l’alba, nei giorni a ridosso del solstizio d’estate, quando il Sole si trova appena sotto l’orizzonte. A differenza delle nuvole comuni, queste si formano a circa 80 chilometri di altezza, nella mesosfera, ben oltre la troposfera, la fascia atmosferica dove avvengono i fenomeni meteorologici ordinari.
Cristalli di ghiaccio che riflettono la luce solare
Composte da minuscoli cristalli di ghiaccio che si formano a temperature estreme, fino a -100°C, le nubi nottilucenti si rendono visibili grazie alla luce del Sole che, pur essendo sotto l’orizzonte, riesce ancora a colpirle. I raggi solari illuminano questi cristalli sospesi in una parte rarefatta dell’atmosfera, mentre gli strati più bassi rimangono immersi nell’ombra. Il risultato è uno spettacolo visivo straordinario: scie azzurre e argentee che si stagliano nel cielo notturno.
Un tempo rare, ora sempre più frequenti
Un tempo considerate eventi eccezionali, queste nuvole stanno diventando via via più comuni. Segnalate per la prima volta nel 1885, poco dopo l’eruzione del Krakatoa, le nubi nottilucenti erano all’epoca un mistero. Oggi, il loro aumento di frequenza è oggetto di studio da parte degli scienziati, che ne monitorano l’evoluzione anche in relazione ai cambiamenti climatici globali. Tradizionalmente osservabili alle alte latitudini – in Scandinavia, nel Regno Unito o nel nord della Germania – stanno lentamente spostandosi verso latitudini più basse.

Cieli italiani tinti di luce argentea
Anche l’Italia è stata recentemente testimone di questo raro fenomeno. Nella notte tra il 1° e il 2 luglio 2017, le nubi nottilucenti hanno fatto la loro comparsa sopra il nord del Paese. L’Osservatorio astronomico di Varese è riuscito a immortalarle, così come alcune webcam posizionate sul Monte Grappa. Visioni eteree, capaci di incantare l’occhio umano e stimolare la curiosità scientifica: un promemoria visivo della bellezza e complessità dell’atmosfera che ci circonda.