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Clima e meteo estremo: quanto incide davvero il riscaldamento globale?

Clima e meteo estremo: quanto incide davvero il riscaldamento globale?
Photo by Umkreisel-App – Pixabay
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Con eventi atmosferici sempre più violenti e frequenti, la scienza dell’attribuzione climatica svela quanto i cambiamenti climatici stiano alterando il volto del meteo nel presente, non solo nel futuro.

Clima e meteo estremo: quanto incide davvero il riscaldamento globale?
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Fino a pochi anni fa, collegare con certezza un evento meteorologico estremo al cambiamento climatico era considerato difficile. Oggi, grazie all’uso combinato di modelli matematici, intelligenza artificiale e potenza di calcolo, gli scienziati sono in grado di rilevare le “impronte digitali” del riscaldamento globale in decine di eventi estremi. L’obiettivo è rendere tangibile l’impatto delle emissioni di gas serra e dimostrare che quanto accade non è più casuale.

Secondo Joyce Kimutai, climatologa del gruppo World Weather Attribution (WWA), non si tratta di dire che un disastro è stato causato dal cambiamento climatico, ma di spiegare quanto il fenomeno sia stato modificato dal riscaldamento globale. E i numeri parlano chiaro: l’ondata di caldo che ha colpito il sud-ovest degli Stati Uniti nell’estate del 2024, con temperature record, è risultata almeno cinque volte più probabile a causa del cambiamento climatico, secondo Climate Central.

Più caldo, più pioggia, più danni

Il clima terrestre si sta riscaldando, e con esso aumentano anche le probabilità e l’intensità di molti eventi estremi. Le temperature più alte dell’aria e degli oceani intensificano piogge torrenziali, uragani, inondazioni e tempeste. Un esempio lampante è rappresentato dai sei uragani più distruttivi degli ultimi vent’anni — da Katrina a Harvey — le cui precipitazioni sono state fino a 15 volte più abbondanti rispetto a scenari senza riscaldamento climatico.

Lo stesso vale per le ondate di calore, che oggi si verificano tre volte più spesso rispetto all’era preindustriale e con picchi di temperatura fino a 1,2°C più alti. L’ondata del 2021 che ha fuso l’asfalto nel Pacifico nord-occidentale americano non sarebbe stata possibile senza il riscaldamento globale, secondo il WWA.

Anche eventi in apparenza minori, come il Natale senza neve del 2023 nel Midwest statunitense, sono stati influenzati dal cambiamento climatico, che ha raddoppiato la probabilità di temperature anomale, rendendo quell’inverno uno dei più caldi registrati.

Quando ogni grado fa la differenza

Clima e meteo estremo: quanto incide davvero il riscaldamento globale?
Photo by Oimheidi – Pixabay

Oggi gli scienziati cercano di produrre rapidamente analisi di attribuzione climatica, per intercettare l’attenzione del pubblico nel momento in cui l’evento è ancora vivido nella memoria collettiva. Dopo le piogge torrenziali cadute a Dubai nell’aprile 2025, ad esempio, il WWA ha impiegato solo una settimana per comunicare che un simile evento è ora due volte più probabile rispetto al passato.

Ma oltre a misurare la probabilità, la scienza è in grado anche di calcolare l’aggravamento degli impatti. L’uragano Harvey, che ha devastato Houston nel 2017, ha scaricato il 19% di pioggia in più a causa del riscaldamento globale, provocando il quadruplo delle perdite economiche e allagando un 14% di territorio in più. Per molti cittadini, il cambiamento climatico ha significato la differenza tra una casa salva e una casa distrutta.

L’attribuzione climatica, tra limiti e nuove sfide

Non tutti gli eventi sono facili da analizzare. Le ondate di calore sono tra i fenomeni più semplici da attribuire, mentre siccità e uragani richiedono una mole di dati molto più complessa: livelli di umidità del suolo, tassi di evaporazione, condizioni preesistenti del territorio. In alcune regioni del mondo, questi dati semplicemente non esistono.

Il cambiamento climatico sta anche alterando le probabilità degli eventi più rari. Ciò che accadeva una volta ogni 100 anni può ora ripetersi ogni 10 o 20. La storica ondata di calore del 2021 ne è la prova: non esisteva traccia di nulla di simile nei 100 anni precedenti. E sebbene gli studi si concentrino sui fenomeni estremi, anche la quotidianità è cambiata. Il sito “Climate Shift”, lanciato da Climate Central, mostra come le previsioni locali si discostano sempre più dalle medie storiche. Nel Minnesota, ad esempio, molti giorni dell’ultimo inverno sono stati tre volte più caldi del normale. Eventi forse meno eclatanti, ma che incidono sulla vita quotidiana delle persone.