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Ondate di calore e parassiti: come il caldo estremo favorisce la diffusione delle infezioni

Ondate di calore e parassiti: come il caldo estremo favorisce la diffusione delle infezioni
Photo by geralt – Pixabay
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Uno studio svela l’effetto diretto delle ondate di calore sulla carica parassitaria negli ospiti: fino a 13 volte più alta. Un rischio crescente per la salute globale.

Ondate di calore e parassiti: come il caldo estremo favorisce la diffusione delle infezioni
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Le ondate di calore sono ormai una realtà sempre più frequente. Oltre ai malori immediati e all’aumento della mortalità tra le fasce più fragili della popolazione, questi picchi termici hanno effetti meno visibili ma altrettanto pericolosi: favoriscono la diffusione dei parassiti e, di conseguenza, delle infezioni.

A rivelarlo è uno studio pubblicato su PLOS Climate, secondo cui la quantità di parassiti presenti in un organismo ospite può aumentare fino a 13 volte in presenza di un’ondata di calore. Un dato allarmante che apre nuovi scenari nel rapporto tra salute umana e crisi climatica.

Un esperimento di laboratorio per capire il legame tra caldo e infezioni

La ricerca è stata condotta dal Trinity College di Dublino e ha simulato in laboratorio ondate di calore di varia intensità e durata. Gli scienziati hanno osservato l’effetto del caldo estremo su un modello animale – le pulci d’acqua (Daphnia magna) – infestate da un parassita intestinale chiamato Ordospora colligata.

I risultati sono chiari: non solo le alte temperature aumentano la carica parassitaria, ma lo fanno in modi complessi, in base a quando l’ondata colpisce (fase dell’infezione) e quanto la temperatura iniziale fosse già elevata. Cambiamenti nel comportamento degli animali o nella risposta immunitaria potrebbero spiegare perché gli ospiti diventano più vulnerabili.

Un meccanismo sottovalutato della crisi sanitaria climatica

Mentre il legame tra cambiamento climatico e zoonosi è già noto, l’impatto delle ondate di calore improvvise sulla dinamica delle infezioni è ancora poco studiato. Eppure, proprio questi eventi estremi stanno aumentando più rapidamente, sia per frequenza che per intensità.

Gli studiosi sottolineano che il calore non agisce solo come stress fisico, ma modifica profondamente gli equilibri biologici tra ospite e patogeno. Questo ha implicazioni non solo per le malattie parassitarie, ma per tutte le infezioni: si stima, ad esempio, che il 70% dei casi di COVID-19 nell’estate 2022 sarebbe stato evitabile senza ondate di calore.

Prevenzione e ricerca: priorità in un mondo che si surriscalda

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Photo by Kranich17 – Pixabay

Lo studio invita a non considerare più le ondate di calore solo come una semplice “conseguenza” del riscaldamento globale, ma come agenti attivi nella diffusione delle malattie. Le strategie sanitarie e ambientali dovranno tenerne conto, integrando la dimensione climatica nella prevenzione delle epidemie.

In un mondo in cui i picchi di calore sono destinati ad aumentare, comprendere come questi influenzano la salute degli ecosistemi e delle persone diventa una priorità scientifica e politica. La salute pubblica, oggi più che mai, passa anche per il controllo del termometro.