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Perché i ponti ghiacciano prima? Il motivo scientifico dietro la maggiore pericolosità delle strade sospese

Perché i ponti ghiacciano prima? Il motivo scientifico dietro la maggiore pericolosità delle strade sospese
Photo by LauraRinke – Pixabay
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Con l’arrivo del freddo, ponti e viadotti ricevono trattamenti speciali contro il ghiaccio. Ecco perché sono più a rischio rispetto alle strade tradizionali.

Perché i ponti ghiacciano prima? Il motivo scientifico dietro la maggiore pericolosità delle strade sospese
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Ogni inverno, con le prime ondate di gelo, torna l’allarme ghiaccio sulle strade. Le amministrazioni comunali e provinciali intervengono con mezzi spargisale per evitare che le carreggiate si trasformino in pericolose lastre scivolose. Ma se c’è una categoria di infrastrutture che riceve attenzioni speciali, quella è composta da ponti e viadotti. Chi viaggia spesso lo avrà notato: il sale viene sparso su questi tratti con una frequenza quasi doppia rispetto al resto della rete stradale. Ma qual è la ragione scientifica dietro questa scelta?

I ponti perdono calore… due volte più in fretta

La risposta sta in una caratteristica fisica ben precisa: la capacità delle superfici di perdere calore per irraggiamento. Durante il giorno, strade e ponti accumulano calore grazie all’irradiazione solare. Di notte, però, questa energia termica viene rilasciata nell’atmosfera sotto forma di radiazione infrarossa. È un fenomeno naturale e continuo, ma non tutte le superfici lo affrontano nello stesso modo.

Nel caso delle strade tradizionali, l’asfalto poggia direttamente sul terreno, il che limita la dispersione termica: il calore si perde solo dalla superficie superiore. I ponti invece, essendo strutture sospese, disperdono calore sia verso l’alto che verso il basso. Questo significa che si raffreddano in modo molto più rapido rispetto al resto della rete viaria. Di conseguenza, sono anche i primi tratti a raggiungere temperature prossime o inferiori allo zero, favorendo la formazione di lastre di ghiaccio.

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Il sale: prevenzione mirata dove serve di più

Questa peculiarità termica dei ponti impone un’attenzione mirata da parte degli enti gestori. Per contrastare la formazione di ghiaccio, le squadre di pronto intervento provvedono a spargere sale con maggiore regolarità su viadotti, cavalcavia e altre strutture simili. Il cloruro di sodio, infatti, abbassa il punto di congelamento dell’acqua, impedendo così il formarsi di strati pericolosi sulle carreggiate. Su una normale strada può bastare un intervento ogni 24 ore, ma sui ponti è spesso necessario agire più volte nella stessa giornata, soprattutto nelle notti serene, quando la perdita di calore è più marcata.

Non solo sicurezza, ma anche consapevolezza

Conoscere il motivo per cui i ponti sono più soggetti alla formazione di ghiaccio può aiutare anche i cittadini ad adottare un comportamento più prudente. In condizioni di freddo intenso, questi tratti vanno affrontati con la massima attenzione, anche se le strade circostanti appaiono perfettamente percorribili. La superficie potrebbe sembrare asciutta, ma la temperatura può essere già scesa sotto lo zero, rendendola scivolosa e pericolosa.

La prossima volta che noterai i mezzi spargisale concentrarsi su un viadotto, saprai che dietro c’è una logica ben precisa, fondata sulla fisica del calore. Un dettaglio che fa la differenza tra una guida sicura e un rischio evitabile.