L’acqua e i tubi metallici in casa possono condurre le scariche elettriche: parla un fisico della Nottingham Trent.

Quando il cielo si oscura e i primi tuoni rompono il silenzio, la priorità è allontanarsi da luoghi esposti come mare, laghi, boschi o aree montane. Trovare riparo il prima possibile è fondamentale, ma attenzione: mai sostare sotto un albero isolato, che può trasformarsi nel bersaglio perfetto per una scarica elettrica. Intorno a Ferragosto, in particolare, i temporali improvvisi ci ricordano che l’estate volge al termine e che la prudenza è d’obbligo anche nelle giornate apparentemente serene.
Acqua e metallo: i nemici silenziosi dentro casa
Ci si sente spesso al sicuro tra le mura domestiche, ma durante un temporale non tutto è innocuo come sembra. James Rawling, fisico della Nottingham Trent University, chiarisce su The Conversation che l’acqua corrente e i tubi metallici sono eccellenti conduttori. “Se un fulmine colpisce un’abitazione, può viaggiare facilmente lungo l’impianto idraulico”, spiega l’esperto. Da qui il consiglio: niente doccia, bagno o lavaggio piatti fino a che il temporale non è completamente passato. La plastica riduce il rischio, ma non lo annulla del tutto.
Attenzione agli elettrodomestici (e anche alle pareti)
I fulmini possono penetrare anche attraverso gli impianti elettrici e le antenne radiotelevisive. È quindi consigliabile evitare l’uso di dispositivi collegati alla rete elettrica: televisori, computer, lavatrici, lavastoviglie, phon e fornelli dovrebbero restare spenti. Anche il telefono fisso, se ancora presente in casa, può rappresentare un rischio. Via libera invece all’uso dei cellulari, purché non siano in carica. Un’altra accortezza poco nota: non appoggiarsi a pareti o sdraiarsi sul pavimento. Il calcestruzzo armato può diventare conduttore se attraversato da elementi metallici.
Quando è davvero finito il pericolo?

Il rischio non si esaurisce con l’ultimo tuono. Rawling ricorda che i fulmini possono colpire fino a 16 chilometri di distanza dalla tempesta principale. “Se si sente un tuono, anche debole, significa che il temporale è sufficientemente vicino da rappresentare un pericolo reale”, sottolinea. La regola d’oro? Attendere almeno 30 minuti dall’ultimo tuono prima di tornare a usare doccia, rubinetti o dispositivi elettronici. Un piccolo sacrificio temporaneo che può fare una grande differenza in termini di sicurezza.