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Denti rossi e cinabro: rituale misterioso nell’antico Xinjiang

Denti rossi e cinabro: rituale misterioso nell’antico Xinjiang
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Il cinabro, noto per usi sacri e medicinali, potrebbe aver avuto anche un valore estetico o identitario forte.

Denti rossi e cinabro: rituale misterioso nell’antico Xinjiang
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Nel remoto sito di Shengjindian, nella regione cinese dello Xinjiang, gli archeologi hanno riportato alla luce i resti di una giovane donna vissuta più di 2.000 anni fa. La scoperta, documentata in uno studio pubblicato su Archaeological and Anthropological Sciences, ha sorpreso la comunità scientifica per un dettaglio insolito: i denti della donna sono colorati di rosso vivo. Un pigmento che, come confermano le analisi, corrisponde al cinabro, minerale noto per la sua tossicità a base di mercurio. È la prima prova concreta di un utilizzo volontario del cinabro per decorare la dentatura in epoca premoderna.

Il potere del cinabro tra sciamanesimo e cerimonie

Composto da mercurio e zolfo, il cinabro è stato per secoli associato a pratiche religiose, rituali funerari e riti sciamanici. Fino a oggi, era noto soprattutto per la sua funzione simbolica nei contesti rituali, ma il nuovo studio rivela un uso finora sconosciuto: la colorazione dei denti in vita. “Riteniamo che il pigmento sia stato miscelato con un legante organico e applicato intenzionalmente durante la vita della donna,” scrivono i ricercatori. L’impiego di una sostanza tanto rara quanto pericolosa fa pensare a un rituale fortemente simbolico, con significati che potrebbero travalicare i confini geografici e culturali della sua epoca.

Una sepoltura che racconta prestigio

La tomba della cosiddetta “principessa rossa” è stata rinvenuta insieme ad altre 30 sepolture nell’ambito di uno scavo che ha restituito preziosi manufatti: seta, ceramiche, oggetti in oro e bronzo, e perle in vetro e onice. Il corpo della giovane — morta fra i 20 e i 25 anni — era sepolto con altre tre persone, dettaglio che suggerisce un possibile legame familiare o rituale. Il contesto ricco e la posizione lungo la Via della Seta indicano che la giovane appartenesse a una classe elevata, forse a un’élite locale con accesso a beni preziosi come il cinabro, che non era presente naturalmente nella regione.

Denti rossi e cinabro: rituale misterioso nell’antico Xinjiang
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Spiritualità o status? Il mistero resta aperto

Il significato della colorazione dei denti resta avvolto nel mistero. Secondo gli studiosi, la pratica potrebbe riflettere una tradizione spirituale, forse legata a rituali sciamanici o a credenze sulla vita dopo la morte. Il cinabro, usato anche nella medicina tradizionale per le sue proprietà psicoattive, potrebbe aver avuto un ruolo simbolico o terapeutico. Ma non è escluso un valore estetico o di distinzione sociale: in un’epoca in cui l’accesso al cinabro era limitato, mostrarsi con denti tinti di rosso poteva essere un potente segno di identità e potere. Gli autori sottolineano che serviranno nuovi scavi e studi per comprendere appieno l’intento dietro questo gesto tanto raro quanto affascinante.