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Il cervello impara una lingua in soli 1,5 megabyte

Il cervello impara una lingua in soli 1,5 megabyte
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Uno studio rivela che l’intero sistema linguistico viene compresso in uno spazio minimo grazie ai principi della teoria dell’informazione.

Il cervello impara una lingua in soli 1,5 megabyte
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Quando impariamo a parlare da piccoli, il nostro cervello immagazzina ogni regola e suono della lingua madre in uno spazio sorprendentemente ridotto: circa 1,5 megabyte. In pratica, l’equivalente di un vecchio floppy disk. È quanto emerge da un’analisi pubblicata sulla rivista Royal Society Open Science, dove due ricercatori – delle Università di Rochester e della California – hanno messo alla prova la lingua inglese usando i principi della teoria dell’informazione.

La matematica dei messaggi

La teoria dell’informazione studia come i messaggi vengono codificati e trasmessi nel modo più efficiente. Al centro di questo approccio c’è il concetto di entropia: più un messaggio è imprevedibile, maggiore è la quantità di informazione che trasporta. Se, invece, il messaggio è altamente prevedibile, l’informazione contenuta si riduce. Applicando questo concetto alla lingua, gli studiosi hanno stimato quanta “informazione” sia racchiusa nei vari elementi linguistici.

Quanto vale un bit linguistico?

Nel linguaggio della teoria dell’informazione, un bit rappresenta la scelta tra due alternative equiprobabili: vero o falso, sì o no. Ed è proprio in bit che i ricercatori hanno misurato quanta informazione serva per memorizzare i diversi aspetti di una lingua. Si va dai fonemi alla grammatica, dal lessico all’intonazione, fino all’uso delle parole in contesto. La complessità del linguaggio, quindi, non si esaurisce nella semplice definizione di un termine, ma include una rete di significati e regole d’uso.

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Molto più di un vocabolario

Sapere una lingua significa ben più che conoscere le voci di un dizionario. Per ogni parola, il cervello conserva la pronuncia, il significato nei vari contesti e le regole che ne determinano l’uso. Come si combina con le altre parole? In quali situazioni suona naturale o, al contrario, stonata? L’insieme di queste conoscenze forma un sistema altamente efficiente e compatto, che il cervello gestisce in meno spazio di quanto ne richiederebbe una semplice collezione di immagini.