Fiamme eterne in Turchia, pesci giganti in Giappone e ponti sommersi in India: il reale dietro simboli e divinità ancestrali.

La narrazione dell’Arca di Noè, condivisa da tradizioni cristiane, ebraiche e islamiche, racconta di un’alluvione apocalittica durata 40 giorni e 40 notti. Alla base del racconto potrebbe esserci una catastrofica inondazione nella regione del Mar Nero attorno al 5000 a.C., quando le acque sommerse vaste aree di terra abitata. La leggenda, trasmessa anche da altre culture, potrebbe essere nata per spiegare il ritrovamento di fossili marini sulle montagne, oggi compresi grazie alla teoria della tettonica a placche.
Il mito dell’Oracolo di Delfi descrive la Pizia in preda a visioni mistiche, forse dovute a gas che fuoriuscivano da faglie attive sotto il tempio. Sebbene la composizione esatta del gas sia oggetto di dibattito, l’ipotesi dell’etilene o del metano resta tra le più accreditate.
E che dire di Atlantide? Il leggendario regno descritto da Platone potrebbe essere stato ispirato dalla violentissima eruzione del vulcano Thera (oggi Santorini), che circa 3.500 anni fa generò tsunami, piogge di cenere e una nube tossica che devastò la civiltà minoica.
Dei e vulcani: tra Pele e il Crater Lake
Il Kilauea, vulcano attivo delle Hawaii, è considerato la dimora della dea del fuoco Pele. La leggenda parla di passioni, vendette e fuoco, una narrazione che potrebbe affondare le radici nella storica eruzione lavica durata 60 anni nel XV secolo, che incenerì oltre 400 km² di foresta. Il mito della sorella scavatrice simboleggerebbe la formazione della caldera oggi visibile.
Dall’altra parte dell’oceano, nella costa pacifica del Nord America, le popolazioni indigene raccontavano dello scontro tra divinità celesti e infernali sulle cime del Monte Mazama. L’enorme eruzione che collassò la vetta formò il Crater Lake: ciò avvenne circa 7700 anni fa, ma la memoria dell’evento si è tramandata sorprendentemente a lungo attraverso la tradizione orale.
Ponti sommersi e laghi che esplodono
Nel poema Ramayana, Rama costruisce con l’aiuto dei Vanara un ponte per salvare la moglie Sita, prigioniera sull’isola di Lanka. Oggi, immagini satellitari mostrano una catena di secche calcaree lunga 29 km tra India e Sri Lanka, forse emersa fino a 4500 anni fa e poi sommersa dal mare in seguito allo scioglimento dei ghiacci.
In Camerun, una leggenda narra di un lago nato dal sangue di un leader Kom, che esplose sterminando chi si trovava nei dintorni. Un episodio simile avvenne realmente nel 1986, quando dal Lago Nyos si sollevò una nube di CO₂ che uccise oltre 1700 persone e migliaia di animali. Il gas, intrappolato nel lago vulcanico, si liberò all’improvviso in una nube invisibile e letale.
Terremoti, fuochi eterni e isole scomparse

In Giappone, si credeva che un enorme pescegatto, Namazu, fosse la causa dei terremoti. Questo animale mitico, contenuto sotto una pietra divina, scuoterebbe la terra quando il suo custode si distrae. Una metafora che riflette in modo sorprendente la realtà geologica del Giappone, situato su un complesso sistema di placche tettoniche.
La Chimera, mostro con testa di leone e coda di serpente che sputava fuoco, potrebbe invece avere origine nel fenomeno naturale osservabile a Yanartaş, in Turchia, dove fiamme spontanee alimentate da metano bruciano da secoli.
Infine, nelle Isole Salomone si tramanda la storia di Teonimanu, un’isola affondata in mare a causa di un sortilegio d’amore. La scienza suggerisce che l’isola sia davvero sprofondata nella Fossa delle Filippine dopo un forte terremoto. Oggi ne resta solo un fondale poco profondo: Lark Shoal, testimone sommerso di una leggenda antichissima.