Il Montana detiene il record con un fiocco da 38 cm, ma la maggior parte resta minuscola, sotto i 5 millimetri di diametro.

Sebbene i fiocchi di neve abbiano di norma un diametro inferiore ai 5 millimetri, possono raggiungere dimensioni sorprendenti in condizioni eccezionali. Nel 1887, nel Montana (USA), è stato registrato il fiocco più grande mai osservato: un incredibile esemplare da 38 centimetri, finito nel Guinness dei primati. Eppure, la maggior parte dei fiocchi resta minuscola: uno da cinque millimetri pesa appena quattro millesimi di grammo.
Una forma mai identica: ogni fiocco è diverso
Ogni fiocco di neve nasce dall’unione di più cristalli, ognuno con caratteristiche uniche. Due esperti di neve hanno fotografato e catalogato oltre 6.000 varianti diverse. Le possibilità di trovare due cristalli identici sono estremamente basse, anche se non del tutto nulle dal punto di vista matematico. Questa varietà rende ogni fiocco una piccola opera d’arte naturale.
La geometria dell’acqua: perché i fiocchi sono esagonali
Tutti i fiocchi condividono un tratto in comune: la forma esagonale. Questo schema deriva dalla disposizione degli atomi nella molecola d’acqua, con un atomo di ossigeno legato a due di idrogeno. È proprio questa struttura molecolare a dare vita ai sei bracci simmetrici dei cristalli di neve, un’impronta inconfondibile dell’H₂O congelata.
Quando la neve si tinge di rosso (e non è fantasia)

Può sembrare un effetto speciale, ma la neve rossa è un fenomeno naturale documentato in alta quota e nelle zone polari, specialmente d’estate. La colorazione deriva da un’alga microscopica che sviluppa un pigmento rossastro per proteggersi dai raggi ultravioletti. Un esempio straordinario di come anche l’ambiente più freddo ospiti forme di vita sorprendenti.