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Nubi nottilucenti, il raro spettacolo che incanta il cielo

Nubi nottilucenti, il raro spettacolo che incanta il cielo
Photo by Bru-nO – Pixabay
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Riprese in Italia dall’Osservatorio di Varese, queste rare nubi offrono nuovi spunti per studiare i mutamenti dell’atmosfera.

Nubi nottilucenti, il raro spettacolo che incanta il cielo
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Le nubi nottilucenti sono uno dei fenomeni più affascinanti e misteriosi che si possano osservare a occhio nudo. Sottili e luminose, appaiono nel cielo soltanto al crepuscolo o nelle prime ore dell’alba, principalmente nei mesi intorno al solstizio d’estate. Ciò che le rende straordinarie è la loro collocazione: si formano a circa 80 chilometri di altezza, nella mesosfera, quindi molto al di sopra delle nuvole comuni che siamo abituati a vedere, le quali si trovano nella troposfera, lo strato più basso dell’atmosfera.

Cristalli di ghiaccio sospesi nell’alta atmosfera

La composizione delle nubi nottilucenti è sorprendente. Sono formate da microscopici cristalli di ghiaccio che si creano a temperature estremamente basse, vicine a -100 °C. Questi cristalli riflettono la luce del Sole quando esso si trova appena sotto l’orizzonte: i raggi solari, infatti, riescono ancora a illuminare gli strati alti dell’atmosfera mentre la superficie terrestre è già immersa nell’oscurità. È proprio questo contrasto a renderle visibili, conferendo loro un aspetto diafano e quasi irreale, con sfumature che vanno dal bianco perlato al blu elettrico.

Una formazione complessa e ancora in parte misteriosa

Osservare nubi a quell’altitudine non è affatto comune. L’atmosfera, a 80 chilometri, è molto rarefatta e secca, condizioni che rendono difficile la formazione di ghiaccio. Non a caso, la comparsa di queste nuvole ha da sempre incuriosito gli scienziati. La loro prima osservazione documentata risale al 1885, appena due anni dopo la grande eruzione del Krakatoa in Indonesia. In quell’occasione, si ipotizzò che la polvere vulcanica avesse favorito la nascita di questi sottilissimi strati nuvolosi. Ancora oggi, il legame tra la loro frequenza e i cambiamenti atmosferici è oggetto di studio.

Dove e quando si possono osservare

Le nubi nottilucenti non sono visibili ovunque. Si presentano soprattutto alle alte latitudini, quindi in Paesi come la Norvegia, la Svezia, la Finlandia, il Regno Unito e il nord della Germania. È proprio in queste zone che, nelle serate limpide di giugno e luglio, molti appassionati di astronomia e fotografia si danno appuntamento per ammirarle. Tuttavia, negli ultimi anni il fenomeno sembra essersi esteso a latitudini più basse, forse anche a causa dei cambiamenti climatici e della crescente presenza di particelle in atmosfera che possono fungere da nuclei per la formazione dei cristalli di ghiaccio.

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Photo by phtorxp – Pixabay

Un fenomeno avvistato anche in Italia

Se fino a qualche tempo fa osservare nubi nottilucenti in Italia era considerato quasi impossibile, oggi non è più così raro. Anni fa, ad esempio, il cielo del Nord Italia ha regalato questo spettacolo inatteso: le nuvole brillanti sono state immortalate dall’Osservatorio astronomico di Varese e da diverse webcam posizionate sul Monte Grappa. Un evento che ha entusiasmato studiosi e semplici appassionati, confermando come la natura sappia ancora sorprendere anche in luoghi dove certi fenomeni sembravano esclusivi di altre latitudini.

Tra scienza e meraviglia

Oltre al loro fascino estetico, le nubi nottilucenti rappresentano un prezioso campo di ricerca per gli studiosi dell’atmosfera. Monitorarne la frequenza e l’intensità può fornire indizi utili per comprendere meglio i cambiamenti climatici in atto. Allo stesso tempo, per chi le osserva dal vivo, rimangono uno spettacolo che unisce scienza e poesia: sottili veli luminosi che attraversano il cielo estivo, ricordandoci quanto la Terra e la sua atmosfera siano ancora piene di misteri.